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topo domestico

Topo: Identificazione e Biologia

topo bianco

Il topo domestico, conosciuto con il nome scientifico di Mus musculus domesticus),  fa parte della famiglia Muridae che annovera 730 specie, suddivise in 150 generi.
Stiamo parlando della famiglia più numerosa dei mammiferi.

I trasporti marittimi delle merci favoriscono il loro spostamento passivo praticamente in tutto il globo. La loro elevata capacità di adattamento e la loro velocità di riproduzione hanno fatto si che questa specie si distribuisse su ogni terra emersa del pianeta, ad eccezione di alcune zone in cui la vita è veramente difficile, come l’Antartide. In Italia sono presenti 8 specie.

 

Aspetto e Biologia

Il topo domestico presenta un mantello bruno-grigiastro nella parte superiore e grigio più chiaro nella parte inferiore. La coda è lunga praticamente l’80% di tutto il corpo (6,5 11 cm).  Questa specie di topolino domestico si distingue da quello selvatico per alcune caratteristiche morfologiche, come: minori dimensioni, orecchie più corte, coda più spessa. Anche la colorazione è tendente maggiormente al grigio, contro quella marrone-bruna del topo selvatico.

Il topo è decisamente più piccolo del ratto, ma altrettanto fastidioso. Vive in colonie molto numerose e riesce ad accedere praticamente ovunque grazie all’esile struttura fisica, che lo rende particolarmente abile a passare attraverso fessure anche molto piccole. Si possono trovare nidi di topi domestici in intercapedini delle pareti, intorno a tubazioni o a condutture elettriche, addirittura negli elettrodomestici.

Il suo insediamento nei contesti abitativi è riconoscibile dalla presenza dei suoi escrementi, che dissemina in modo indiscriminato. Generalmente sono neri, ma la gradazione varia a seconda dell’alimentazione, lunghi dai 5 ai 7 mm e larghi da 2 a 3 mm. C’è un modo per differenziarli da quelli dei pipistrelli: se compressi, non si sbriciolano.

 

Se la vostra casa ha subito un’infestazione dai topi sarà riconoscibile da:

  • escrementi raggruppati che emanano un odore acre
  • punti della casa in cui troverete sistematicamente tracce di urina
  • insoliti accumuli di polvere
  • impronte accompagnate spesso da residui di grasso prodotte dallo sfregamento del pelo
  • visibili erosioni su materiali vari: gomma, legno, stoffa, carta, plastica ecc.

Nei casi di gravi infestazioni riuscirete a rinvenire anche i nidi in cui i topi sgravano i loro piccoli, spesso costruiti con materiali di scarto reperiti nei dintorni, come pezzetti di carta o paglia. L’alimentazione del topo domestico è estremamente varia, ha una predilezione per i cereali e i semi delle graminacee ma mangia praticamente tutto. Non disdegna frutta, verdura, legumi, formaggi, carne ed insetti; in alcuni casi può cibarsi anche di cere e saponi. Consuma tali cibi in luoghi riparati in cui vi sarà possibile notare degli insoliti accumuli di resti.

Rischi da Infestazione

I topi sono in grado di sopravvivere per lunghi periodi senza acqua e cibo. Il suo fabbisogno giornaliero si aggira intorno ai 4 grammi. I danni economici ed igienici derivanti da un’infestazioni di topi in casa sono evidenti fin da subito. Il topo è portatore diretto d indiretto di numerose patologie e rappresenta un serio pericolo igienico-sanitario nelle nostre case.

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