Ape Europea – Apis Mellifera
L’Ape europea, anche conosciuta con il nome scientifico di Apis mellifera, è la specie del genere delle api più diffusa nel mondo. Originaria dell’Europa, dell’Africa e di parte dell’Asia, fu introdotta successivamente anche nei continenti americano e australiano.
L’ape europea appartiene alla società animale più studiata ed ammirata, una società matriarcale formata da numerosi individui appartenenti a 3 differenti caste, tutte alate. Le loro dimensioni sono simili a quelle delle vespe, ma presentano più peli lungo corpo e per questo vagamente simili al Bombus.
All’interno di un alveare vivono una regina, unica femmina fertile, dalle 40.000 alle 100.000 api operaie, sterili e destinate al mantenimento ed alla difesa della colonia, e nei mesi della fecondazione, da 500 a 2000 maschi, destinati esclusivamente alla riproduzione. La specie è polimorfica perché le tre caste hanno caratteristiche fisiche diverse tra loro.
La regina possiede il compito di deporre le uova e di assicurare la coesione della colonia; essa è più grande delle operaie e dei fuchi e provvista di un aculeo, o pungiglione, che usa quasi esclusivamente per uccidere le regine rivali. A differenza delle operaie, essa è priva dell’apparato per la raccolta del polline, delle ghiandole faringee e delle ghiandole ceripare.
Ciclo Vitale e Riproduzione dell’Apis Mellifera
L’apparato riproduttore è altamente sviluppato solo nella regina. In genere, 10 giorni dopo lo sfarfallamento, una giovane regina si accoppia con parecchi fuchi, 8 in media.
Una volta avvenuta la fecondazione i suoi ovarioli si ingrossano fino a riempire il lungo addome e, dopo circa 2 giorni, la regina comincia a deporre.
Una volta schiuse le uova escono le larve che per due giorni vengono alimentate con la pappa reale, dopodiché le larve dei fuchi e delle operaie si nutriranno di miele e polline, mentre le larve delle regine continuano ad essere nutrite con gelatina reale.
Le larve, durante la fase di sviluppo e crescita, subiscono 5 mute; successivamente raggiungeranno lo stadio di “pupa” che a sua volta subirà una metamorfosi completa fino a sfarfallare come giovane ape.
Danni Provocati: Puntura d’Ape Europea Cosa Fare
Quando si viene punti è di fondamentale importanza valutare con prontezza la risposta dell’organismo; una reazione locale come un eritema associato a prurito è un fenomeno normale.
Per limitare il dolore da puntura api è bene rimuovere il prima possibile il pungiglione perché è dotato di un piccolo serbatoio che continua a iniettare il veleno anche per 60 secondi dopo che il morso è avvenuto.
Nei casi in cui dopo la puntura compaia un notevole gonfiore sia nella parte interessata sia in altre zone occorre rivolgersi al medico di base.
- Puntura ape = shock anafilattico?
La paura più grande in caso di allergia è lo shock anafilattico, ovvero una seria vasodilatazione, accompagnata da calo della pressione arteriosa e perdita di coscienza, che può portare anche alla morte.
In situazioni simili è necessario l’intervento immediato del medico per la somministrazione di farmaci anti-shock come l’adrenalina. Lo shock non avviene in ogni soggetto punto ma solo in quelli più sensibili.