Come trattare gli Sphingidae
Gli Sfingidi, noti anche come Sphingidae, hanno dimensioni prettamente medie e grandi e spesso presentano una livrea sgargiante sia negli adulti, sia nelle larve.
Come le falene, le farfalle e le tarme dei tessuti, appartengono all’ordine dei Lepidotteri. Comprendono 213 generi, divisi in 1583 specie, diffuse in tutto il mondo.
Aspetto Fisico delle Sphingidae
Questo insetto, durante la sua vita, attraversa 3 fasi:
1. Larva;
2. Crisalide;
3. Adulto.
– larve di sfingidi
Il bruco sphingidae è grande e tozzo, facilmente riconoscibile per la forma, per i colori spesso particolarmente vivaci e per le notevoli dimensioni. Se disturbati, in genere, sollevano la parte anteriore assumendo una posizione caratteristica che ricorda quella di una Sfinge (da cui deriva il nome), gonfiano il capo e il torace e aumentano la dimensione delle macchie oculari, assumendo così l’aspetto e i comportamenti del serpente pappagallo (velenoso), oscillando avanti e indietro e sibilando.
Una caratteristica morfologica molto evidente è la presenza di un processo posteriore sull’ottavo urotergite, chiamato cornetto.
– crisalide
La crisalide è anch’essa di grandi dimensioni, tozza e affusolata in corrispondenza dell’addome, generalmente marrone o rosso.
In diverse specie si riconosce facilmente per la presenza di una lunga protuberanza cilindrica sul ventre, molto evidente, contenente la futura spirotromba.
L’impupamento avviene nel terreno.
– adulto
Il corpo ha una forma conica, con torace robusto e dotato di una forte muscolatura e con addome affusolato.
Le antenne sono grandi, la spirotromba è in genere molto lunga, in grado di raggiungere i nettarii di fiori inaccessibili ad altri tipi di insetti.
Un caso particolare è la spirotromba della Sfinge testa di morto, breve e sclerificata, in grado di perforare i favi delle api.
Le ali, durante la posizione di riposo, sono ripiegate orizzontalmente, oppure a tetto sopra l’addome.
Quelle anteriori sono generalmente strette, con l’apice appuntito e con il margine posteriore spesso sagomato in modo caratteristico; quelle posteriori invece sono molto più piccole e arrotondate.
Gli adulti delle sfingi possono essere considerati i migliori volatori fra i Lepidotteri: la robusta muscolatura toracica permette loro di avere un battito d’ali velocissimo, in grado di consentire movimenti scattanti ed un volo rapido; alcune specie possono raggiungere i 50 km orari.
Questo insetto succhia il nettare mentre è in volo di fronte al fiore, questo comportamento facilmente riscontrabile nei giardini di sera.
La maggior parte delle sfingi ha un’apertura alare dai 5 ai 10 cm, ma esistono anche specie tropicali che possono avere un’apertura alare fino ai 20 cm.
Gli adulti hanno, nella maggior parte delle specie, abitudini crepuscolari o notturne, non vengono infatti avvistati di giorno in genere.
Danni Provocati
Questo insetto non risulta essere nocivo per nessun tipo di essere vivente, ma attacca le piante; i lepidotteri sfingidi vengono spesso rinvenuti nei pressi di campi coltivati, intenti a cibarsi delle piante e delle loro foglie.
Questa tendenza può provocare dei danni seri alle nostre coltivazioni se il gruppo di sfingidi è particolarmente numeroso e, decidendo di stanziarsi, si cibasse delle nostre piante.
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