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Tarma dei Tessuti

    tarma dei tessuti

    La tarma dei tessuti (o tignola dei crini), conosciuta anche con il nome scientifico di Tineola bisselliella, è una specie di lepidottero appartenente alla famiglia Tineidae (tarme), le cui larve si nutrono di tessuti come lana, seta ed anche cotone, oltre ad altre tipologie di sostanze contenenti cheratina.

    Tarma dei Tessuti

    tarma dei tessuti
    Immagine di una tarma dei tessuti.

    Le loro dimensioni sono molto piccole e variano infatti tra gli 8 e i 10 millimetri; il loro corpo è di color camoscio dorato e sulle ali presentano delle frange senza alcun contrassegno. L’apertura alare di questo insetto corrisponde a 12 millimetri.

    La loro crescita si completa tra i 3 e gli 8 mesi, quando la larva ha finalmente raggiunto le dimensioni adatte per iniziare il ciclo riproduttivo deponendo le uova; dopo averle deposte, le uova si schiudono lasciando uscire le larve, che cominciano a nutrirsi, e successivamente si impupano fino a raggiungere la forma adulta.

    Gli adulti non si nutrono e si occupano di compiti precisi in base al sesso:

    • i maschi adulti cercano le femmine;
    • le femmine adulte cercano posti dove deporre le uova.

    Una femmina può deporre centinaia di uova nella sua vita e le depone generalmente in luoghi attentamente scelti per le migliori possibilità di sopravvivenza. Sono attaccate con una sostanza simile alla colla e possono essere piuttosto difficili da rimuovere. Dopo la schiusa delle uova, le larve iniziano immediatamente la ricerca del cibo.

    Le larve possono mangiare il cibo necessario in meno di due mesi, ma se le condizioni ambientali non sono favorevoli, si ciberanno ad intermittenza per un tempo più lungo, fino a due anni. Ogni larva si auto-tesse un bozzolo in cui rimarrà fino al raggiungimento dello stadio adulto in cui si riprodurrà e deporrà a sua volta altre uova.

    Una volta giunta al termine la fase riproduttiva, muoiono. Contrariamente a quello che comunemente si crede, le tarme adulte non mangiano né causano danni a vestiti o tessuti. Sono le larve le uniche responsabili di questo, poiché passano la loro vita a mangiare e alla ricerca di cibo.

    Dove Possiamo Individuare la Specie?

    Tineola bisselliella
    Tineola bisselliella con le ali spiegate.

    Sia adulti che larve preferiscono luoghi scarsamente illuminati, al contrario delle falene, sempre appartenenti all’ordine dei lepidotteri, che sono invece attratte dalla luce. Le tarme prediligono ogni area buia o in penombra.

    Se le larve si ritrovano in luoghi illuminati, cercheranno di spostarsi sotto i mobili o i tappeti (da qui uno dei nomi con cui sono più comunemente conosciute). I tappeti tessuti a mano sono tra le loro prede preferite, per la facilità con cui possono nascondersi nella loro parte inferiore, e da lì fare i loro danni. Si infilano anche nel battiscopa ai bordi delle stanze in cerca di aree buie dove poter trovare cibo.

    Danni Provocati dalla Tarma dei Tessuti

    Contrariamente a quello che comunemente si crede, le tarme adulte non mangiano né causano danni a vestiti o tessuti. Sono le larve le uniche responsabili di questo, poiché passano la loro vita a mangiare e alla ricerca di cibo.

    Questo insetto può danneggiare una varietà di prodotti di origine animale, fra cui lana, pellicce, pelli, abbigliamento, tappeti, mobili imbottiti e feltro. Le larve possono essere difficili da individuare, in quanto si nascondono in una rete di bozzoli di seta.

    Controllo e Prevenzione

    Per bloccare un’infestazione di tarme ci si può orientare in due differenti strategie di attacco, quella naturale e quella chimica.

    Rimedi Naturali Contro le Tarme

    1. trappole collanti attivate con feromoni specifici: per monitorare la situazione dell’infestazione e impedire gli accoppiamenti;
    2. aspirapolvere: le tarme si annidano in tappeti e battiscopa, passare l’aspirapolvere costituisce un passo importante per la completa disinfestazione;
    3. pulizia a secco dei tessuti infestati: questo passaggio elimina le tarme esistenti dai vestiti ed elimina l’umidità;
    4. luce solare: ha un effetto limitato;
    5. calore: temperature molto alte (50 °C per più di 30 minuti). Queste condizioni si possono raggiungere mettendo i materiali infestati in una soffitta o lavando i tessuti a temperature maggiori (per la lana esiste il rischio di infeltrimento);
    6. congelamento: congelare l’oggetto infestato per diversi giorni a una temperatura inferiore a 0 °C;
    7. affumicamento con ghiaccio secco: affumicare un oggetto con ghiaccio secco, cioè immergere un oggetto in anidride carbonica ad alta concentrazione, eliminerà tutti gli stadi delle tarme;

    Rimedi Chimici Contro le Tarme

    1. permetrina: tipicamente uno spray (ha una bassa tossicità per i mammiferi, ma è molto pericolosa per i gatti);
    2. piretrinoidi: per esempio deltametrina;
    3. regolatori della crescita degli insetti: fermano il ciclo vitale;
    4. prodotti antitarme in palline: ci sono due tipi di prodotti: i più vecchi sono prodotti con naftalene, i più recenti con diclorobenzene. Entrambi sublimano in gas più pesanti dell’aria e devono raggiungere un’elevata concentrazione per essere efficaci. Un’alternativa più sicura e più naturale è la canfora;
    5. cedro: la sua utilità come deterrente è dubbia. L’olio volatile del cedro della Virginia (Juniperus virginiana) è in grado di uccidere le larve, ma è difficile mantenere una concentrazione sufficiente perché abbia effetto. Inoltre, il cedro perde la sua qualità dopo alcuni anni.

    Per quanto riguarda questi prodotti chimici è consigliabile applicarli usando un diffusore spray, accertandosi di utilizzarne in quantità sufficiente. Trattare una volta al mese per i primi tre mesi e poi una volta ogni quattro mesi per mantenere l’infestazione sotto controllo.

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