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Differenza Zecche Dure e Molli

La differenza zecche dure e molli è riconducibile alla consistenza del loro piccolo corpo, ma non è l’unica caratteristica grazie alla quale le si riesce a distinguere; leggiamo insieme le schede personali delle due specie.
In presenza di zecche, rivolgiti subito al nostro team di esperti targato Disinfesta per degli interventi risolutivi di disinfestazione zecche

La Famiglia Ixodidae

zecca dura
Zecca dura

Propriamente definite “zecche dure“, le Ixodidae presentano un vero e proprio scudo dorsale rigido che ha una funzione di copertura totale nei maschi e solo parziale nelle femmine.
Il rostro è facilmente visibile poiché molto sporgente, adattandosi perfettamente alla penetrazione del tessuto cutaneo al fine di compiere pasti di lunga durata. Gli esemplari di questa specie vengono classificati come ectoparassiti ematofagi e cioè che si nutrono di sangue.
La zecca dura compie 3 pasti totali durante il suo intero ciclo vitale, due in prossimità del passaggio dalla prima fase evolutiva alla successiva ed il terzo prima di deporre le uova.
La durata di ogni pasto è molto elevata, passando da qualche ora per le fasi evolutive primarie fino a 14 giorni per le femmine adulte, che una volta concluso il terzo pasto saranno pronte a deporre le uova; si registrano dalle centinaia fino alle migliaia uova deposte da un solo esemplare.

Allarme zecche in italia!

In Italia sono presenti differenti specie di zecche dure:

  • Ixodes
  • Hyalomna
  • Rhipicephalus
  • Dermacentor
  • Haemaphysalis.

Il pericolo zecche è principalmente dovuto alle patologie infettive delle quali questi parassiti sono vettori e la loro presenza comporta elevate probabilità di epidemie, generando malattie come la febbre bottonosa del mediterraneo, l’ehrlichiosi, la babesiosi, la malattia di Lyme, la febbre Q, la turalemia e l’encefalite da zecche o TBE.
Per quanto riguarda la salute umana, le specie più pericolose in Italia sono Ixodes ricinus e Rhipicephalus sanguineus.

Ixodes ricinus

Ixodes ricinus è il nome scientifico della più comune zecca dei boschi, che probabilmente è la più pericolosa per l’uomo; la sua presenza è stata documentata in ogni regione d’Italia, soprattutto nelle zone boschive e molto umide, nelle quali si sviluppano in maniera ottimale.
La specie può essere localizzata anche nel sottobosco, nei prati non curati e nei sentieri poco frequentati. Le larve delle zecche attaccano piccoli roditori o piccoli volatili, e ninfe e gli adulti, invece, si appostano sulle piante ed attendono il passaggio delle vittime, tra le quali troviamo i mammiferi, compreso l’uomo.

La famiglia Argasidae

zecca-molle
zecca molle

Sono così chiamate perché sprovviste dello scudo chitinoso dorsale. Il corpo ha margini arrotondati, il rostro, situato nella parte ventrale, non è visibile dall’alto, il tegumento è rugoso. Parassitano abitualmente uccelli, selvatici e domestici, e chirotteri (pipistrelli) con i quali normalmente vivono in stretta associazione.
Effettuano più pasti di sangue rispetto alle zecche dure in quanto hanno stadi intermedi di ninfa (fino a 4) in corrispondenza di ciascuno dei quali effettuano pasti di sangue che si aggiungono a quelli della larva e dell’adulto. Il pasto di sangue è molto più breve di quello delle zecche dure, compiendosi nell’arco di minuti o ore (massimo 2-3 ore).
Le femmine depongono un numero limitato di uova, in genere non superiore a 200. In Italia sono state segnalate poco meno di una decina di specie di zecche molli appartenenti ai generi Argas e Ornithodoros, vettori di patologie, quali la febbre ricorrente da zecche e la febbre Q, meno rilevanti dal punto di vista epidemiologico rispetto a quelle trasmesse dalle zecche dure.
Per quanto riguarda l’impatto sull’uomo, la specie più importante, presente anche nel territorio regionale, è Argas reflexus.

Argas reflexus

La comune zecca del piccione è solita infestare luoghi come sottotetti, stabili abbandonati, campanili, soffitte, ecc. dove frequentemente nidificano i piccioni. L’infestazione di questi parassiti può spostarsi all’interno delle abitazioni private nel caso in cui si ricorra a dei sistemi di allontanamento volatili, che ridurranno la presenza delle loro vittime preferite, costringendoli così a pungere l’uomo. I pasti avvengono generalmente durante la notte. Sia larve che ninfe registrano i picchi di maggiore attività durante il periodo primaverile, mentre per gli adulti è in estate.
Il pericolo che le zecche dei piccioni rappresentano per gli esseri umani è tutto basato sul contatto tra cute e secrezioni salivari del parassita che genera delle forti reazioni allergiche, arrivando occasionalmente fino allo shock anafilattico.

Disinfestazione Zecche

le zecche appartengono all’ordine degli aracnidi e per sapere di più sulla disinfestazione zecche roma, potrete anche consultare la nostra guida su come eliminare i ragni.

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