Lepidotteri Italiani
In foto: lepidottero su un fiore
I Lepidotteri, conosciuti anche con il nome scientifico di Lepidoptera, sono un vasto ordine di insetti olometaboli a cui appartengono circa 158.000 specie, note come farfalle e falene.
La distinzione tra farfalle e falene non risponde a una classificazione scientifica tassonomica ma deriva dall’uso comune.
Proprio in base a questa distinzione “popolare”, alcuni autori del passato hanno proposto una distinzione tra Ropaloceri (farfalle) ed Eteroceri (falene) che però non viene scientificamente accettata; la distinzione è basata sulla forma delle antenne.
Lepidotteri: Come Sono Fatti?
L’intero ordine dei Lepidotteri è costituito da 43 superfamiglie e 138 famiglie (per un totale di circa 158.000 specie), ed è secondo, nella classe degli Insetti, solo all’ordine dei Coleotteri.
La parola lepidotteri significa letteralmente “ali con le scaglie” in relazione alla presenza di piccole scaglie che ricoprono le ali e il corpo donando loro la tipica colorazione.
Il corpo dei Lepidotteri, come quello di tutti gli insetti, è diviso in capo, torace ed addome.
Le ali e le zampe sono delle appendici del torace collegate ad esso. La testa è piccola e arrotondata ed è occupata da un paio di occhi composti, così chiamati perché ognuno di essi è costituito da centinaia talvolta migliaia di piccole lenti.
Di Cosa si Nutrono i Lepidotteri Dannosi?
Quasi tutti i Lepidotteri si nutrono di liquidi zuccherini, quindi principalmente di nettare. Questo viene aspirato dall’insetto aspirato con un apparato boccale succhiante, detto spiritromba.
A riposo, ripongono questa proboscide spirale sotto la testa; la spirotromba può essere lunga quanto l’intero corpo. I lepidotteri cambiano completamente la struttura del loro corpo e le abitudini alimentari durante la loro vita.
Il loro ciclo vitale è diviso in 4 stadi:
- uovo;
- larva (o bruco);
- pupa (o crisalide);
- forma adulta.
La femmina depone le uova sulla pianta che ritiene più adatta e dopo un determinato lasso di tempo le uova schiudono e nasce una larva detta bruco, priva di ali e incapace di volare, che si muove grazie a tre paia di zampe toraciche; il bruco non ha occhi composti o spirotromba.
Possiede però un apparato boccale masticatore con il quale si nutre principalmente di parti vegetali, soprattutto foglie.
Il rivestimento delle larve di lepidotteri non cresce insieme a loro, quindi deve essere cambiato periodicamente dalle 3 alle 5 volte, chiamate mute.
Una volta effettuata l’ultima muta la larva è ormai matura, quindi smette di nutrirsi e si mette in cerca di un luogo adatto dove trasformarsi in pupa; in genere i luoghi indicati sono:
– sotto una foglia;
– su un ramo;
– a terra.
Nello stadio di crisalide l’insetto rimane immobile, attaccato alla pianta con un uncino posteriore detto cremaster (in particolare nelle Nymphalidae) oppure all’interno di un bozzolo sericeo o in una celletta nel terreno.
In questa fase subentrano notevoli modifiche che porteranno la pupa a trasformarsi in una farfalla adulta.
La durata della vita larvale e il numero delle generazioni annue dipendono dalla specie, dalla qualità del nutrimento e dalla temperatura.
Lista di Alcuni Lepidotteri italiani
- Acontia trabealis
- Agraulis vanillae
- Agrius convolvuli
- Anthophila fabriciana
- Argynnis paphia
- Argema mittrei
- Attacus atlas