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Endoterapia

Che cos’è l’endoterapia?

Endoterapia

L’endoterapia è una tecnica innovativa che consente di difendere in modo efficace e duraturo le piante ornamentali e forestali da attacchi parassitari o crittogamici.

Il punto di forza della tecnica endoterapica è che la soluzione insetticida o fungicida si inietta direttamente all’interno della pianta, dal tronco, evitando la dispersione inutile di agrofarmaci nell’ambiente. In questo modo si salvaguardia la salute degli esseri umani e animali coinvolti, come api e altri insetti utili all’uomo.

Attraverso il sistema vascolare di trasporto della linfa la soluzione raggiunge facilmente ogni parte della pianta, dalla chioma alle radici.

La tecnica endoterapica oltre ad essere utile per contrastare l’attacco di patologie o parassiti può essere usata per ripristinare squilibri nutrizionali o rigenerare esemplari deboli promuovendo la produzione di fitoalessine, sostanze proteiche prodotte naturalmente per contrastare agenti patogeni.

Un trattamento endoterapico è pratico e funzionale in quanto l’attrezzatura necessaria è minima, non ingombrante e facilmente trasportabile.

Infine un trattamento endoterapico si può effettuare su qualsiasi tipo di pianta ornamentale come piante arbustive, erbacee, rampicanti e palme, ma anche su alberi ad alto fusto, come pini infestati da tarli o processionarie.

Quando ricorrere all’endoterapia?

Riguardo a cure mirate ad eliminare l’attacco in massa di parassiti delle piante, sarà utile ricorrere ad un trattamento di endoterapia quando si rilevano insetti con apparato boccale pungente-succhiante come: afidi, acari, cocciniglie, microlepidotteri minatori, tingidi del platano, punteruolo rosso ecc. oppure contro insetti defogliatori come la processionaria, l’ifantria, i lepidotteri ecc.

Per combattere patologie fungine e batteriche si può richiedere un trattamento endoterapico contro: Antracnosi, Oidio, Fitoftore. Come già accennato è molto utile ricorrere all’endoterapia quando la pianta debilitata ha bisogno di stimolare difese naturali che contribuiranno alla sua ripresa vegetativa e produttiva.

Quali sono le modalità di un trattamento endoterapico?

Per eseguire un trattamento endoterapico professionale è necessario rivolgersi sempre a ditte di disinfestazione esperte, all’avanguardia con i tempi e che abbiano la giusta esperienza nel settore delle malattie delle piante. Noi di Disinfesta operiamo con successo da anni nell’ambito delle terapie rivolte alle specie vegetali colpite da patologie gravi.

Adoperiamo il rivoluzionario strumento ARBORJET che permette di effettuare un’applicazione in soli 10 secondi. ARBORJET è l’arma vincente contro diversi infestanti, tra cui: la processionaria del pino, gli afidi neri, il ragnetto rosso etc.

Dopo un primo sopralluogo gratuito i nostri tecnici specializzati sapranno valutare il tipo di soluzione necessaria caso per caso.

Il secondo passo da attuare è quello di misurare la circonferenza del tronco dell’albero per stabilire accuratamente la quantità di soluzione necessaria da iniettare.

La terza e più complessa operazione è quella di praticare un foro nel tronco partendo da un metro da terra. Solo per alcune specie di conifere si fa un eccezione in quanto i fori sono preferibili nella parte bassa, sul colletto. Tale foro va aperto con un trapano avvitatore (con velocità del mandrino di 1.000 giri) con una punta da ferro di 8,5 mm.

Il foro andrà praticato con una sequenza di operazioni. La punta del trapano deve innanzi tutto penetrare nel legno e superare la corteccia di 1cm, dopo di che deve uscire per scaricare il truciolo. Dopo essere stato reinserito per 2 cm di profondità deve nuovamente riuscire per penetrare nuovamente di 3 – 4 cm.
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In questa fase è di fondamentale importanza usare delle strumentazioni adatte come un trapano avvitatore con la punta da ferro.

Ogni specie vegetale avrà bisogno di una punta con una misura diversa, ad esempio per le palme si potrà usare una punta da 8,5 mm, per le conifere da 5,5 mm e per le latifoglie da 3,5mm.

Si può scegliere di iniettare la soluzione insetticida tramite delle apposite capsule o tramite aghi collegati a dei rubinetti. Il liquido iniettato è composto da tre elementi: – uno attivo contro il punteruolo rosso – una parte di concime destinato a ristabilire e promuovere la ripresa vegetativa della palma – un agente che previene eventuali infezioni sul foro Quando è possibile praticare la tecnica endoterapica nella cura delle palme colpite dal punteruolo rosso, questa si rivela efficace ed incisa. Spesso consente una buona ripresa vegetativa fino alla produzione di nuovi germogli.

Nel caso degli aghi essi devono penetrare all’interno delle corteccia di almeno mezzo o un centimetro. Alla fine della somministrazione bisogna estrarre l’ago, è necessario chiudere il foro con materiali specifici come mastice o chiodi di amido.

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