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Le Zecche dei Cani si Attaccano all’Uomo?

Ti sei mai chiesto se le zecche dei cani si attaccano all’uomo?

Chiunque possieda un animale domestico teme inevitabilmente l’arrivo della primavera. La bella stagione porta infatti con sé, oltre al sole e alle temperature gradevolmente miti che contraddistinguono questo periodo dell’anno, anche tanti rischi per cani e gatti. 

puntura di zecca del caneCi riferiamo in particolar modo alle zecche, quei fastidiosi parassiti che si nutrono del sangue del nostro amico a quattro zampe mettendo quotidianamente a repentaglio la sua ma anche la nostra salute.
Contrariamente a come si pensa, la zecca non si limita a stabilirsi sulla cute degli animali e a provocar loro prurito e irritazione: la sua puntura è potenzialmente molto nociva perché in grado di trasmettere innumerevoli malattie infettive sia al cane che all’uomo che vi entra in contatto.

Posto che Fido va sempre controllato dopo ogni passeggiata, onde evitare che lungo il cammino una zecca sia saltata sul suo manto e si accinga a pungerlo per succhiare il suo sangue, è bene concentrarsi immediatamente su quello che è un dubbio comune a tutti gli uomini che possiedono un animale domestico: può la zecca attaccare l’uomo?

Cosa fare quando la zecca attacca l’uomo?

puntura di zecca sintomi La risposta, sebbene in merito ci sia molta disinformazione, è sì. Il rischio che la zecca si attacchi su un uomo dopo aver “sostato” per un breve periodo di tempo non è elevatissimo ma comunque concreto.
Per questo motivo è consigliabile mettere in pratica tutti quei piccoli accorgimenti finalizzati a proteggere il cane dai possibili attacchi della zecca.

Gli ambienti devono essere sempre puliti e igienizzati, così come la cuccia in cui gioca e si riposa.
Il parassita va inoltre rimosso quando ci si accorge della sua presenza, onde evitare che penetri ancor più in profondità causando danni ben più gravi alla cute del cane.
Per farlo occorrerà una pinzetta per le sopracciglia che avremo precedentemente sterilizzato: sfilarla fuori all’improvviso sarebbe un errore madornale, tant’è che i veterinari suggeriscono di ruotarla con l’ausilio della pinzetta, come se volessimo in qualche modo svitarla.

Questo movimento serve ad assicurarsi che ogni residuo della zecca sia stato correttamente rimosso dalla cute dell’animale e ad evitare, così, problematiche successive all’eliminazione della zecca.

Quali Sono i Sintomi della Puntura di Zecca?

puntura di zeccaSolo prendendo le dovute precauzioni si può scongiurare il rischio che la zecca si attacchi all’uomo. Rischio che, in ogni caso, resta concreto più che mai. Non ci si accorge subito di essere stati punti da una zecca. I sintomi infatti non si manifestano immediatamente, ma nelle ore successive all’accaduto.

Generalmente lo si nota quando la zecca avrà già succhiato una quantità di sangue tale da averla gonfiata fino a renderla perfettamente visibile.
Capita anche, ma più di rado, che l’uomo attaccato da una zecca manifesti sintomi che vanno ben al di là del classico e insopportabile prurito: in alcuni casi la puntura può provocare febbreingrossamento dei linfonodi ed eruzioni cutanee.

Nel caso in cui il parassita abbia colpito una zona prossima all’occhio, si noterà uno strano e sospetto gonfiore che potrebbe protrarsi piuttosto a lungo.

Le Conseguenze dell’Attacco di una Zecca

vaccino zecche Va da sé che nei casi più estremi la puntura della zecca possa causare diverse malattie: la prima di queste, la più comune, è quella di Lyme, che si manifesta quando la zecca che attacca l’uomo è stata a sua volta infettata dal batterio responsabile di questa patologia.

I sintomi della malattia sono inequivocabili e facilmente riconoscibili da un medico generico: il paziente riscontra in genere febbremal di testa e dolori articolari e si assiste, nella maggior parte dei casi, alla formazione di un vero e proprio eritema che non lascia dubbi sulla diagnosi.
Tra le malattie causate dalla puntura della zecca è doveroso citare, poi, la TBE, altrimenti detta encefalite da zecca.
Avendo origine virale, colpisce il sistema nervoso centrale ma è completamente asintomatica.

Sono pochi infatti i pazienti che dopo il morso manifestano cefalea e febbre altissima, mentre la maggior parte di essi non si accorge di nulla a meno che non si sottoponga ad esami che possano rivelare l’alterazione dei valori interessati da questa strana e temutissima patologia.
Per fortuna esiste un vaccino anti-TBE, ragion per cui è possibile sfuggire al contagio anche in presenza di zecche ne siano portatrici.

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